Dal Medico: "Il progetto funicolare non mi convince”

Foto Dal Medico

Il sindaco Dario Dal Medico

Nel corso della seduta del Consiglio comunale svoltasi questa sera (21 dicembre) e dedicata al progetto della funicolare Merano-Scena-Tirolo, il sindaco Dario Dal Medico ha ribadito la necessità di realizzare in via prioritaria opere strutturali e strategiche che sono più urgenti dell’ipotizzato collegamento a fune per poter gestire la mobilità e il traffico in città.

"Stasera abbiamo potuto ascoltare tutte le posizioni e opinioni sul tema della funicolare. Pro, contro, richieste di modifica. Ognuno/a di noi ha una propria opinione personale ed ha avuto modo di esporla. Io ho tenuto consapevolmente un certo riserbo per non influenzare il dibattito", ha esordito Dal Medico.

"Il mio rammarico però è che stasera si sia parlato e si sia dovuto parlare di funicolare e non del sistema di mobilità che avevo auspicato la scorsa volta. Diciamo che i miei auspici non si sono avverati. Questa sera abbiamo tutti avuto modo di fare l’elenco dei desideri, indicando varianti, suggerimenti, condizioni, prescrizioni, timori, ma quello che avevo in mente io era una cosa diversa: non era un elenco dei desiderata ma un impegno da parte della provincia a eseguire determinate opere a contorno e a completamento della funicolare. O meglio, opere strutturali, necessarie e urgenti, alle quali la funicolare avrebbe potuto esser un completamento. Invertendo l’ordine delle priorità".

"Parlo di opere che a mio avviso, e ad avviso anche di chi ci accompagna nel percorso del PUMS, hanno una rilevanza sicuramente prevalente rispetto alla funicolare. Sono opere da realizzare PRIMA, non dopo".

"Mi riferisco - ha proseguito il sindaco - al trasferimento del traffico cui assisteremo all’apertura della circonvallazione (chiara nella mente quella grossa linea rossa), parlo della rimodulazione delle linee urbane ed extraurbane del servizio pubblico, parlo della decarbonizzazione dei bus, parlo delle direttrici da e per Lana e Lagundo che sono particolarmente trafficate, parlo del centro di mobilità – opera principe e principale, senza la quale all’apertura della circonvallazione ci troveremo in una situazione inimmaginabile -. Tutte queste opere sono strutturali e strategiche perché integrate nel tessuto cittadino e portano benefici immediati e concreti alla nostra città".

"La funicolare si pone, si è sempre posta e resta un’opera a sé stante, indipendente e, come abbiamo visto anche nella discussione di stasera, non integrata ma da integrare. Da integrare con grandi sforzi. È un trasferimento da A a B che poi necessita di ulteriori imprescindibili collegamenti. Con la stazione? Coi bus?"

"In questo senso la funicolare è rimasta una sorta di cattedrale nel deserto, non collegata, non connessa, e, come abbiamo sempre sostenuto, non utile né efficace da sola allo scopo preannunciato. Ho impresso nella mente una delle tante slide che ci sono state mostrate durante la relazione dell’ingegner Ciurnelli la sera del 6 dicembre scorso. Ebbene, nel complesso delle linee di traffico che collegano Merano alle valli e paesi limitrofi, flussi di percorsi, di transito, la funicolare era rappresentata da un tratto arancione isolato, in disparte, fine a sé stesso, non collegato, non integrato. Era lì da solo".

"La relazione dell’ingegner Ciurnelli è stata, come sempre, molto interessante e convincente. È riuscito a fare un quadro della mobilità, della situazione attuale e delle previsioni, ha fornito una visione futura, una proiezione delle misure sull’intensità del traffico. Se si apre la circonvallazione succederà prima questo, poi quest’altro, se facciamo così la conseguenza sarà questa, ecc. Una serie di cause ed effetti".

"Sulla funicolare questo ragionamento non è stato fatto, non è stato possibile farlo perché è stata trattata come argomento a sé stante. Non è mai stata considerata una parte imprescindibile e prioritaria per un reale, immediato e concreto vantaggio per la città di Merano. Diverso per Scena ma a noi interessa Merano".

"Nell’agosto del 2022, ho detto che si sarebbe potuto valutare e approfondire solo se il progetto fosse stato un win-win-win. Il win per Scena è evidente, quello per Merano no. Non lo è dopo un anno e mezzo di ottimizzazioni, di aggiustamenti, di integrazioni, di modifiche. E se una gran parte di questo Consiglio è scettico, così mi pare di aver percepito, se la maggioranza dei cittadini sono scettici e se non abbiamo assistito a un salto di qualità che convince tutti e tutte, che ci fa riflettere e cambiare idea, allora significa che la cosa non funziona".

"Ribadisco le mie profonde perplessità di carattere ambientale per l’impatto sulla zona verde di Lazago, per la vista di un serpente di metallo che sale sulla collina verso Scena. È una responsabilità, anche questa, che non mi sento di prendere".

"Sono stato tacciato di non avere coraggio. Io non ho paura di prendermi delle responsabilità, ma il coraggio delle decisioni va riservato alle decisioni delle quali si è convinti: questa non mi convince. Ciò detto, il mio impegno resta quello di intervenire per ottenere la realizzazione delle opere di cui abbiamo veramente bisogno, quelle identificate dai tecnici, quelle che hanno un impatto e beneficio immediato e concreto sulla mobilità cittadina".

"Ringrazio ancora una volta l’assessore Alfreider e tutto il suo team per la disponibilità ma questo progetto, così come proposto, in questo momento non è la priorità per dare una risposta ai problemi di mobilità di Merano. Possono esser liberate risorse finanziarie ed esser destinate ad opere più urgenti e strategiche", ha concluso Dal Medico.

21/12/2023

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